venerdì 28 agosto 2020

MANI NUDE

 


Titolo: Mani nude


Autore: Paola Barbato (1971 Italia)


Genere: Thriller









Mani nude e’ il secondo romanzo scritto da Paola Barbato, autrice italiana forse più conosciuta come sceneggiatrice del famosissimo fumetto di Dylan Dog.


Mani nude e’ un thriller decisamente particolare. La Barbato in questo secondo romanzo mostra a mio avviso una capacita di scrivere e descrivere il male che fa in assoluto venire la pelle d’ oca.


Precedentemente ho letto Bilico, il suo primo romanzo e nonostante non mi abbia del tutto convinta la trama con forse troppa carne sul fuoco, avevo pero’ già intravisto una scrittura che mi lasciava impressionata. Ora in questa seconda opera sono decisamente a bocca aperta praticamente senza parole. A questo punto mi ha definitivamente conquistato.





Venendo alla trama, Mani nude parla di combattimenti, di violenza, morte e solitudine. Davide, il protagonista, nonostante fisicamente sembri già più grande dei suoi sedici anni, e’ appunto solo un ragazzino che si diverte ad uscire con gli amici ed ha una famiglia che lo ama alle sue spalle. Nonostante non sia propriamente il genere di luogo che frequenta, una notte, si ritrova ad un rave party con un gruppo di amici. Ad un certo punto proprio la sua timidezza lo porta ad appartarsi dal gruppo per un bisogno fisiologico. Ed e’ cosi’ che viene sequestrato da un uomo di mezza eta’ dai capelli brizzolati con il quale negli anni successivi maturerà un rapporto di dipendenza dal quale scaturirà la perdita della sua innocenza per sempre.


Davide e’ stato sequestrato da una organizzazione che tra le tante altre cose si occupa di incontri clandestini, di quelli dove un solo combattente conserva la vita. Davide impara rapidamente dal suo maestro, Minuto, che per qualche motivo a deciso di far rivivere se stesso in Davide, convertendolo in Batiza. Batiza diventa ben presto più forte del suo stesso mentore, pero la parte di Davide, di quel Davide ragazzo pulito, sincero e che non ha mai avuto motivo di avere paura del prossimo e del mondo che lo circonda, non lo abbandona.





La durezza di Mani nude non e’ soltanto nelle descrizioni macabre delle lotte e della morte ma anche e sopratutto nella realtà di ciò che racconta. Nonostante si voglia pensare che si sta semplicemente leggendo un racconto di fantasia, ci si ritrova a rendersi conto che sono realtà esistenti. La natura umana e’ proprio quella descritta dalla Barbato, la crudeltà’ descritta in continuo conflitto con l’ istinto di sopravvivenza e’ quello che distingue l’ essere umano. Il dubbio, la speranza che non tutti riescono sempre a mettere da parte e’ quello che ci fa umani. Il male pero’ quello devastante purtroppo esiste e Mani nude nel suo finale da brividi ce lo ricorda.


Mani nude non e’ un libro adatto a tutti, i temi e le immagini sono forti, crude e la morale non e’ decisamente da lieto fine. Anche se la lezione che se ne può’ trarre e decisamente ambivalente, non può esistere il male senza il bene come non può esistere il bene senza il male.



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