Titolo: Unwind: la divisione
Autore: Neal
Shusterman (1962
Stati Uniti )
Genere: fantasy,
distopico
Unwind: la divisione e’ il primo libro di una serie scritta dal americano Neal Shusterman. E’ un fantasy dispotico ambientato in un ipotetico mondo con caratteristiche similari a quella che e’ la nostra realta’ ma con eventi e circostanze portate a tali estremi che solo il fantasy può permettersi.
Nonostante faccia parte di una serie e’ un libro in se auto conclusivo, non si e’ quindi costretti ad andare avanti con gli altri volumi, anche perché non sono sicura al momento si trovino in italiano.
Unwind: la divisione e’ considerato un libro Yang Adult, personalmente non appartengo a questa categoria e sono comunque rimasta assolutamente affascinata da tutta la serie. Mi sento assolutamente di consigliarlo anche ad un pubblico adulto che probabilmente come e’ successo a me lo leggera’ con una consapevolezza assolutamente differente.
I protagonisti principali Connor, Lev e Risa sono degli adolescenti ed e’ probabilmente questo che può’ spingere a pensare che si tratti di un libro piu’ adatto ad un pubblico di lettori giovani.
La trama si sviluppa negli Stati Uniti d America in un mondo decisamente futuristico. Si e’ appena conclusa una guerra interna tra i favorevoli ed i contrari al aborto chiamata Guerra Morale. Al termine della guerra i trattati di pace scaturiti per cercare di mettere d’ accordo le due parti hanno stabilito che la vita e’ inviolabile a partire dal concepimento fino al compimento del tredicesimo anno di eta. In pratica si e’ arrivati a stabilire che l’ aborto e’ vietato e la pratica della Cicogna, cioè lasciare il proprio neonato davanti ad una qualsiasi porta perché una altra famiglia se ne debba fare carico diventa la prassi da utilizzare. Allo stesso tempo pero a partire dal tredicesimo anno e fino al diciottesimo i genitori possono decidere di interrompere la vita del proprio figlio. Si tratta praticamente di un aborto retroattivo e l’unica condizione e che il giovane sia un adolescente problematico. Tecnicamente i ragazzi non vengono uccisi ma semplicemente “divisi” ed ogni loro parte deve essere riutilizzata.
Una serie di leggi dette Legge sulla Vita sono quelle che regolano ogni aspetto di questo complicato scenario venutosi a formare post-Guerra.
Un libro che mai mi sarei aspettata mi affascinasse e mi stordisse tanto come invece e’ stato. Probabilmente il fatto di essere mamma di una adolescente nel momento della lettura credo possa essere stato uno dei motivi. Ho adorato e temuto ogni singola pagina e in una delle scene sul finale del libro ho fatto fatica a ricordarmi di respirare. Libro assolutamente da leggere.
Se conosci questo libro che ti sia piaciuto o meno, raccontami le tue impressioni.


























